LA VITA DOPO LA MORTE: PROIEZIONE DEL NOSTRO INCONSCIO O COMUNICAZIONE POST MORTEM?

Come elaborare e risolvere il lutto di una persona cara.

Succede spesso di leggere o sentire raccontare di persone, credenti e non, che riavutesi da arresto cardiocircolatorio o da coma, parlino di esperienze particolari in cui hanno avuto la sensazione netta di essere usciti dal loro corpo e di aver osservato lo stesso, sdraiato sul letto privo di coscienza.

Altro fatto che accomuna questi racconti è la visione di un tunnel di luce bianca, una sensazione di benessere e quasi sempre, il ricordo di aver “incontrato” e parlato con qualche caro defunto.

Queste persone affermano sia stata un’esperienza molto intensa e che ha lasciato in loro una maggiore serenità e la sensazione di aver superato la paura della morte.

Anche la Scienza si sta interrogando su questi avvenimenti e parecchi studi sono già stati svolti da neurologi, cardiologi, psicologi e neuroscienziati.

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SUL PERDONO

Il concetto di perdono è molto semplice nella sua essenza, ma spesso difficile da mettere in pratica.

Consiste nel trasformare il rancore in amore, sviluppando la capacità di imparare dai dolori vissuti/causati.

E’ un concetto espresso da quasi tutte le religioni ed è collegato ad esempio, alla nota frase biblica: “Ama il prossimo tuo come te stesso”, ma non è indispensabile essere credenti per praticarlo.

Il segreto è proprio racchiuso nella frase citata. Amare, in senso più ampio, significa anche comprendere e all’occorrenza, perdonare.

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Disturbi Alimentari

Il disturbo del comportamento alimentare (DCA) è una vera e propria patologia e come tale va presa in considerazione molto seriamente.

Generalmente, inizia a manifestarsi nell’adolescenza e nella pre-adolescenza, ma in alcune situazioni può fare la sua comparsa anche in età adulta.

Si manifesta con un’attenzione più o meno marcata all’assunzione del cibo fino a diventare, nei casi patologici appunto, un’ossessione, allo stesso modo per il controllo del peso e dell’immagine corporea. Ad esempio, il soggetto, inizia a pesarsi ogni volta che ingerisce un qualche alimento, controllando ossessivamente allo specchio parti del corpo, ecc.

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Disfunzioni sessuali

Dobbiamo partire dal presupposto che la radice della malattia, alla sua origine, non è materiale ed i sintomi prodotti nel corpo, sono la risultante delle forze interiori che agiscono per lungo tempo e in profondità.

La manifestazione somatica è nella sua essenza, il risultato di un conflitto tra il “Sé profondo” e la Mente e non sarà mai estirpata senza uno sforzo spirituale e mentale. Tali sforzi, se fatti correttamente e con buon senso, possono guarire e prevenire rimuovendo i fattori di base che ne sono la causa principale.

Le disfunzioni sessuali maschili possono avere sia cause organiche sia cause psicologiche.

In entrambi i casi vanno affrontate seriamente perché possono compromettere le relazioni di coppia, ma anche quelle sociali. Infatti, il soggetto interessato si percepisce vulnerabile in una parte di sé molto importante come la sfera sessuale e questa fragilità avvertita può causare insicurezza e bassa autostima che si ripercuote nel rapporto con gli altri.

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ATTACCHI D’ANSIA E DI PANICO

ATTACCHI D’ANSIA E DI PANICO

Le ragioni pratiche che causano un attacco d’ansia possono essere molteplici: un esame particolarmente impegnativo, un colloquio di lavoro, un cambio di lavoro, troppi impegni che si accavallano, l’assenza o la perdita del posto di lavoro, un reddito che viene a mancare, scadenze da affrontare, un lutto, la perdita di un amore…..

L’attacco d’ansia è spesso correlato a stress, insonnia, nervosismo, apprensione, batticuore, sensazione di respiro non sufficiente, sensazione di un blocco a livello dello stomaco, paura di fallire, paura di morire…..

Tutte sensazioni ben note a chi soffre di questo disturbo.

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PROBLEMI DI COPPIA – CONFLITTI RELAZIONALI

PROBLEMI DI COPPIA

L’argomento è indubbiamente molto vasto e non si può esaurire in poche righe, ma cerco comunque di fornire quelle informazioni utili per apportare i cambiamenti necessari al miglioramento dei rapporti.

Normalmente, quando una coppia è in difficoltà, la relazione diventa un continuo recriminare l’uno contro l’altra. Ci si accusa reciprocamente di colpe, mancanze, difetti, ecc. Ognuno è convinto delle proprie ragioni e non riesce a vedere le cose dal punto di vista dell’altro. Mettersi in discussione in prima persona è sempre molto difficile per mille ragioni. La prima è l’ignoranza, nel senso di ignorare il funzionamento dei rispettivi schemi mentali.

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